Residenze | 2020
Progetto e Direzione Lavori: Arch. Stefano Santi
Team: Ettore Santi, Alessandra Rizzi, Stefano Bianchi
Strutture: Angelo Santi
Fotografie di Vito Magnanini
Il progetto di ristrutturazione dona nuova vita a una
vecchia stalla, convertendola in moderna residenza unifamiliare. Posizionata a
fianco della vecchia cascina padronale, la stalla originaria è stata
trasformata in un "loft rurale", uno spazio domestico che conserva
tutte le qualità dello spazio produttivo, come le grandi altezze, le vetrate
ampie e luminose, e un sistema di passerelle sospese e connettivi a vista. Un
esperimento di “rigenerazione rurale” che esplora nuove prospettive
architettoniche e nuovi modi di abitare la campagna.
Il progetto di trasformazione ha mantenuto le forme originarie della Barchessa Lombarda, un edificio per il deposito di macchinari e attrezzi agricoli, con il tetto a doppia falda allungato sul lato sud: un archetipo dell'architettura spontanea padana.
All'interno e in facciata, la residenza è strutturata con estremo rigore. Una sequenza di muri paralleli, già presenti nella stalla originale, piegano in facciata e chiudono parzialmente il fronte sud. Questi muri conferiscono una forte riconoscibilità all’edificio, funzionando sia come struttura portante, sia come elemento organizzatore degli spazi interni.
Ne risulta una zona giorno di grande impatto emotivo. Lo spazio a tutta altezza si rivolge a sud, godendo di costante illuminazione dalle due ampie vetrate con profonde viste sulla campagna. La scansione ritmica dai muri paralleli genera prospettive moderne e sorprendenti. I percorsi fluttuanti a ballatoio consentono un contatto costante fra sopra e sotto, sovvertendo la consueta disposizione orizzontale dello spazio domestico. In questa esplosione di luce e spazio, l'arredo sembra fluttuare tra gli ambienti dilatati.
A nord, invece, l'edificio ospita i servizi a piano terra (come garage, bagni, e cucina), e la zona notte al piano superiore. Questi ambienti sono dotati di aperture più puntuali, che inquadrano la campagna verso nord, in direzione delle Alpi.
Il concept del progetto porta anche a minimizzare l'impatto ambientale dell’intervento. Da un lato, l'edificio si conforma alle regole della bioclimatica, riducendo passivamente l'uso di riscaldamento e condizionamento grazie alla calibratura del sistema di aperture. Dall'altro, l'intervento azzera l’utilizzo di suolo, basandosi sul totale riuso di un edificio esistente abbandonato, che acquista nuove funzioni e dona nuova vita al paesaggio circostante.